Volkswacht Bodensee - Il debutto di Dario Vitale da Versace

Il debutto di Dario Vitale da Versace
Il debutto di Dario Vitale da Versace

Il debutto di Dario Vitale da Versace

Alla Pinacoteca Ambrosiana il primo show dopo acquisizione Prada

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"Alla scoperta delle fondamenta di Versace, in connessione con l'essenza fondamentale della Maison": è il punto di partenza, secondo le note della collezione per la prossima p/e 2026, della prima collezione Versace disegnata da un designer che un Versace non è, Dario Vitale, già head designer di Miu Miu, che per interpretare la maison della Medusa ha fatto "un viaggio che inizia dall'archivio, che va oltre l'abbigliamento, connettendosi con un sentimento, un atteggiamento, un modo di essere". Nelle sale della Pinacoteca Ambrosiana, "si materializzano - si legge nelle note - le fondamenta più profonde di Versace. Mai conoscibile attraverso il mero studio, l'essenza intrinseca dell'archivio viene esplorata e incarnata; percepita. Un'espressione di vita vissuta liberamente, pienamente, senza scuse o restrizioni. Sfrenata da inibizioni, indulgente nei piaceri tattili, sporca e divina. Un'eleganza profondamente italiana con un impulso oltraggioso". In questo scenario, "Il sesso regna sovrano, non solo come estetica, ma come fattore che condiziona un modo di essere, fluendo attraverso gesti e silhouette". Così, parlando di vestiti, "Sartoria, négligée, denim, pelle e camicie stampate affondano le radici nell'archivio Versace. Riarticolati, pensati per una vita piena; i loro dettagli riflettono una realtà contemporanea". E "I raffinati rudimenti di un dress code borghese tipicamente italiano sono indeboliti da una sensualità sconsiderata". Gli abiti in metallo mixato per eccellenza di Versace vengono resi da Vitale "con invitante disinvoltura" in una proposta dove "il classicismo si scontra con una sensibilità street, sovrapponendo denim, pelle, metallo e seta, evocando una precisione decisamente italiana". E dando vita a blouson in pelle con toppe, maglioni sopra camicie sopra semplici t-shirt bianche, jeans in denim a righe, pelli incise e rattoppate, stampe dai toni sgargianti, ancorate alla tradizione della Maison, che "distillano un'impressione di Versace". Filtrata, viene da dire a una prima occhiata, da una sensibilità decisamente cresciuta alla scuola Prada, gruppo che lo scorso aprile ha acquisito il 100% della maison della medusa da Capri Holding. Assenti all''intimate event' scelto come format per il debutto, sia l'ex direttrice creativa Donatella Versace sia Miuccia Prada e Patrizio Bertelli.

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P.Vogel--VB