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De Gregori, 'arte e pazzia da sempre connesse'
Al Lido fuori concorso il docu 'Francesco de Gregori Nevergreen'
(dell'inviata Francesca Pierleoni) Venti concerti in un mese a novembre 2024, per un pubblico di circa duecento persone al teatro Out-Off di Milano con una scaletta nella quale ruotavano circa 70 brani fra i meno conosciuti nel suo percorso, da Sento il fischio del vapore a Cose, da Quattro cani a Pezzi di Vetro, passando per San Lorenzo o Il cuoco di Salò. È il viaggio punteggiato anche dagli incontri musicali con ospiti come Malika Ayane, Zucchero, Elisa Toffoli, Jovanotti, Luciano Ligabue, Zucchero, esplorato dal documentario Francesco de Gregori Nevergreen di Stefano Pistolini, al debutto alla Mostra del Cinema di Venezia fuori concorso e nelle sale dall'11 al 17 settembre come evento speciale per Nexo Studios. "Nei concerti molte persone vengono per le hit ma mi rendevo conto che qualcuno ne avrebbe fatto anche a meno per ascoltare altri brani" spiega il cantautore al Lido, in un giorno di pausa dal nuovo tour dedicato al 50/o anniversario dall'uscita di "Rimmel". "Così ho pensato a questa serie di live per compiacere pure i gusti di questo pubblico, e anche per me stesso, che amo alcune delle mie canzoni meno conosciute, più delle altre". Un mondo raccontato in una location più raccolta "perché mi piace molto avere il pubblico vicino e lì avevo la platea a mezzo metro… È un modo diverso di relazionarmi con le persone, di vedere le loro reazioni e diverso dal sentire solo l'applauso". Pistolini, qui alla terza collaborazione con il cantautore dopo Finestre Rotte (2012) che aveva debuttato proprio al lido e Falegnami & Filosofi del 2022 sul tour insieme a Antonello Venditti, spiega che stavolta "era il filo di narrazione, non necessariamente doveva essere verbale, anche perché Francesco mi aveva detto di non voler fare interviste da mettere tra una canzone e l'altra". Così la storia "si è spostata un po' sulle settimane di questi concerti, stavamo lì nei camerini, nel backstage, e quello è diventato, naturalmente il grande monte musicale di Francesco. Le canzoni da scoprire sono diventate la narrazione". Tra i brani viene riproposto, insieme a Elisa, Quelli che restano, scritto dalla cantautrice nel 2018 apposta per un duetto con De Gregori: "Quello con Elisa è un rapporto ormai antico - racconta De Gregori -. Lei prima di questa canzone me ne aveva proposte alcune di altri autori, che però non mi piacevano. Si era un po' rassegnata, poi però ha deciso di scriverne una lei e con quel brano mi ha fulminato, mi è piaciuto subito tantissimo, quindi lo abbiamo fatto. È un pezzo molto bello, e trovo sia sempre affascinante cantare con lei". Le preferenze di De Gregori vanno spesso "ad autori non allineati, quello che viene definito mainstream mi annoia, l'arte la pazzia sono sempre state connesse". Da lettore, ad esempio, "un autore poco allineato che ho amato molto fin da giovane è Celine". Il rapporto del principe con il grande schermo è passato anche dal ruolo di autore per il cinema, in film come Flirt di Roberto Russo, Il muro di gomma di Marco Risi e Sei mai stata sulla luna? di Paolo Genovese: "In tutti i casi mi hanno convinto sempre convinto gli autori. Anche se per Il muro di gomma non si trattava di canzoni ma di tutta la colonna sonora e ho messo subito le mani avanti, perché sapevo che quello era un altro mestiere. Lui però voleva me, bontà sua, e devo dire per quelle musiche Nanni Moretti mi aveva mandato una Sachertorte, che io conservo gelosamente, un raro gesto di affetto di Moretti… scherzo" chiosa sorridendo.
A.Kunz--VB