Volkswacht Bodensee - Diabete 1, con screening pediatrico -26% casi di chetoacidosi

Diabete 1, con screening pediatrico -26% casi di chetoacidosi

Diabete 1, con screening pediatrico -26% casi di chetoacidosi

I dati dall'indagine sull'efficacia della Legge 130/23

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Riduzione del 26% dei casi di chetoacidosi diabetica (Dka) e del 49% di quelli gravi. Sono i principali risultati di uno studio coordinato dalla Società italiana di diabetologia ed endocrinologia pediatrica (Siedp), che dimostrano l'impatto tangibile e l'utilità degli screening istituiti con la Legge 130/23. L'indagine ha coinvolto 58 centri pediatrici italiani, nel 2023 e nel 2024, comparando le regioni coinvolte nello studio D1Ce (Lombardia, Marche, Campania e Sardegna), propedeutico all'applicazione della Legge 130, con quelle non coinvolte. Il D1Ce, implementato dall'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con un pool di esperti e i pediatri di libera scelta, mirava a definire una procedura di screening che potesse portare alla miglior applicazione della Legge 130/23, che ha introdotto lo screening gratuito e volontario del diabete tipo 1 e della celiachia nei bambini. "Nelle regioni dove è stato avviato il progetto di screening, i bambini hanno avuto una probabilità significativamente più bassa di arrivare alla diagnosi di diabete in chetoacidosi, anche grave. È un segnale inequivocabile che la prevenzione funziona e che il coinvolgimento e la formazione dei pediatri fa la differenza," dichiara Valentino Cherubini, Presidente Siedp e primo autore dello studio. L'effetto si è evidenziato già nel 2023, prima che iniziasse lo screening vero e proprio, a dimostrazione del ruolo cruciale della formazione dei pediatri e della sensibilizzazione delle famiglie. "È un risultato che va oltre le aspettative", afferma Andrea Scaramuzza, principal investigator dello studio.: non è stato solo lo screening in sé, ma il cambiamento culturale tra i medici e nelle famiglie a ridurre soprattutto i casi gravi". Co-autrice dello studio anche la Fondazione italiana diabete (Fid), che ha supportato la genesi e il percorso di approvazione della Legge 130. "Questo studio dimostra che l'unione tra fondazioni, scienza, medicina specialistica e del territorio, politica e persone con diabete può migliorare la salute pubblica", conclude la direttrice generale Francesca Ulivi, tra gli autori della pubblicazione. Continueremo a lavorare non solo per rendere la chetoacidosi diabetica una rarità in Italia, ma anche per fare in modo che il diabete di tipo 1 si possa finalmente prevenire e guarire".

R.Braegger--VB