
-
Ispirazione taekwondo per il brand Mcm
-
A Maria Anghileri (Confindustria) il Womenlands Excellence Award
-
Buy, Bruni Tedeschi e De Laurentiis al Capalbio Film Festival
-
Grignani-Luca, false e diffamatorie affermazioni Warner Chappell
-
Scoperto un buco nero in crescita ultrarapida, supera i limiti
-
Gherardini celebra 140 anni e punta al vintage
-
Calcio: Rovella non si opera, per mediano terapia conservativa
-
Camille Miceli, con Passepartout di Pucci tutto è possibile
-
Tanta scuola, Day-Lewis e De Niro ad Alice nella Città
-
Coppa Italia: Spezia ko ai rigori, Parma agli ottavi
-
Meloni, 'escalation conviene a Putin, non cadere in trappole'
-
Meloni, 'irresponsabile usare Gaza per attaccare il governo'
-
Meloni, su mediazione aspettiamo risposta Flotilla
-
Claudia Cardinale, talento, sfrontatezza e ironia
-
Il Fendi romanticismo sboccia tra sport e fiori
-
Bruzziches, le mie borse hanno un nome perchè hanno un'anima
-
Meloni, Flotilla? Richiamo tutti a responsabilità
-
Auto: partenza sprint per la 52/a cronoscalata della Castellana
-
Melania snobba Olena, niente bilaterale a New York
-
Trump ai leader arabi, Israele non annetterà Cisgiordania
-
Ue a Cina, 'usi la sua influenza su Mosca per i negoziati'
-
Ecco 'Diba e Totti', la storia degli ultimi 50 anni della Roma
-
Drone dallo Yemen colpisce Eilat, 20 feriti, due gravi
-
Mosca, 'infondate accuse violazioni spazio aereo, isteria'
-
Mfe chiude il semestre con un utile di oltre 130 milioni
-
Narcos a Bruxelles, il governo belga verso i militari in strada
-
Stellantis pesante in Borsa su vici chiusure stabilimenti
-
Le sirene di Vivetta tra pirati e abiti a squame
-
Sparatoria a Dallas, una persona uccisa, suicida l'attentatore
-
I 25 anni di Tec4I, cambiamento continuo chiave per successo
-
Borsa: Milano chiude in calo (-0,13%), scivolone di Stellantis
-
Da Enriquez dissertazioni sul gelato con Rossella Jardini
-
Lo 'Spettacolo della Salute'tra emozione e sport per beneficenza
-
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi chiude in rialzo a 81,6 punti
-
Premier francese Lecornu, proposte manovra entro fine settimana
-
Ghigo e Chatrian, Claudia Cardinale discreta ma imprescindibile
-
Da Weekend Max Mara cinque artiste rivisitano il trench coat
-
Assoutenti, senza carta digitale Ryanair supplemento di 55 euro
-
Mondiali: Italia quarta nel Team relay, oro all'Australia
-
Città salute di Torino, automatizzata spettrometria di massa
-
Daniela Gregis rivisita il grembiule
-
Mit, 'con Corte dei Conti fisiologica interlocuzione'
-
Fondazione Cdp, oltre mezzo milione di euro a 7 progetti sociali
-
Brigitte Bardot e Jane Birkin ispirano Miss Bikini Luxe
-
Napoli: lesione muscolare per Buongiorno, fuori per tre gare
-
Mobrici torna il 3 ottobre con il singolo Che serata stupida
-
Infermieri scelgono specializzazione,boom domande per magistrali
-
C.Conti chiede chiarimenti su delibera Cipess Ponte Stretto
-
Robot Festival torna a Bologna dal 9 all'11 ottobre
-
I gelati genovesi di Tonitto puntano ai mercati africani

Jackie Chan, 'oggi si fanno pochi bei film, si pensa a business'
"A 71 anni lotto ancora. E sono buon attore, De Niro asiatico"
Sessantaquattro anni di carriera, sette in più di età e nessuna voglia di andare in pensione. Il Jackie Chan arrivato al Festival di Locarno non è affatto pronto a fermarsi, anzi. Così, nell'accettare il Pardo alla Carriera - che ne celebra l'esperienza da vero veterano nel settore - ha rilanciato: "ho 71 anni, ma posso ancora combattere". Anche se lui non è solo lotta, tiene a ribadire. "Ho passato 15 anni a cercare di essere riconosciuto come un buon attore e non soltanto un buono stuntman. Volevo essere il Robert De Niro asiatico", ha detto. E criticato il modo di fare film oggi: "Ho lavorato mesi a singole scene. Molti grandi studi ora non fanno film, ma business. Per questo è difficile fare bei prodotti adesso". In un incontro sold-out al GranRex, l'attore, stuntman, artista marziale, produttore, regista, sceneggiatore, doppiatore e cantante di Hong Kong ha parlato del suo percorso finora. "Ero pigro, monello, per questo mio padre mi madò alla scuola dell'opera di Pechino a Hong Kong - ha ricordato -. Mi piaceva combattere e a scuola potevo passare tutto il giorno a farlo". Poi, la prima esperienza da attore, dunque il lavoro da stuntman, grazie a cui incontrò Bruce Lee, che se ne sarebbe andato da giovane. Dopo la morte di Lee, "non si facevano più film d'azione, nessuno mi chiamava più - ha detto ancora Chan -. Poi un giorno mi arrivò un telegramma da Lo Wei, voleva rifare Fist of Fury. Ma non ebbe successo, per me era il protagonista sbagliato, il film sbagliato". Fu da qui che Chan cercò di prendere il potere sulla propria carriera e i propri personaggi. "In tutta l'Asia ora solo due registi sanno fare tutto - afferma - uno è Sammo Hung, l'altro è Jackie Chan. E comunque io sono meglio perché so cantare". D'altronde, il perfezionismo dell'artista è evidente da certe scene in cui ha davvero rischiato la vita. "Non so perché l'ho fatto per fare film - ha ricordato -, mi sono sempre detto di voler fare il meglio. Quando ho visto Spielberg per la prima volta gli ho chiesto come facesse a muovere i dinosauri. Mi ha detto: 'Premo un bottone' e mi ha chiesto come facessi a fare le mie scene. Gli ho risposto: 'Motore... Azione! Ospedale'".
D.Bachmann--VB