-
Finals: Alcaraz "darò massimo per finire 2025 da numero 1"
-
Sinner, 'penso sempre di essere numero 2 per motivarmi"
-
Amb.russa, Abdrazakov applaudito da vertici Italia a Scala
-
Finals: Sinner, "vorrei provare di nuovo emozioni scorso anno"
-
Fotogrammi di Moda Italiana in mostra a Riad
-
Wta Finals: Rybakina batte Pegula e va in finale
-
Fiorentina; Vanoli, Sfida rischiosa ma le sfide mi piacciono
-
Trump, 'incontro con Putin? C'è sempre una possibilità'
-
Fratture vertebrali svelano l'impeto passionale dei dinosauri
-
Kiev, 'cittadini di 36 Paesi africani combattono contro Ucraina'
-
In Fvg il set di Memorie di un marciatore di Alessandro Casale
-
Tennis: Sonego si ferma in semifinale a Metz, ko con Norrie
-
Grammy 2026, Lamar in testa con sette nomination
-
MotoGP: Portimao, Alex Marquez vola anche nelle prequalifiche
-
De Niro, quel film che Sergio Leone non voleva finisse mai
-
Lo spread tra Btp e Bund chiude calmo a 76,5 punti base
-
Grammy, con Golden il K-Pop si prende una rivincita
-
Alpine conferma Colapinto alla guida nel 2026
-
Djokovic in finale ad Atene
-
Branduardi racconta San Francesco, a Roma con 'Il Cantico'
-
Lula, con tante spese in armi verso apocalisse climatica
-
Jihad islamica, stasera consegneremo il corpo di un ostaggio
-
In Brasile a Norris le libere, poi Piastri
-
'Turchia prepara legge per rientro combattenti Pkk dall'Iraq'
-
A Elodie uno dei premi Anec per i talenti emergenti
-
Il MedFilm premia tre palestinesi testimoni da martoriata Gaza
-
Esplode un power bank, a Melbourne area dell'aeroporto evacuata
-
Onu, in Sudan si preparano scontri più intensi nel Kordofan
-
A Roma Erykah Badu per i 25 anni dell'album Mama's Gun
-
A Festival Popoli il 'rinascimento rock' della Firenze anni '80
-
Sissa, nuovo anno con internazionalizzazione e inclusione
-
'Michael', esce il primo trailer del biopic sul 're del pop'
-
Fila compra gli zaini Seven per 53,7 milioni di euro
-
Governance dello spazio, alla Luiss lo Sphere Space Policy Forum
-
Borsa: l'Europa debole dopo l'avvio di Wall street, Milano -0,5%
-
Anica, Apa Cna, resta il problema del taglio in manovra
-
Il Como di Fabregas 'l'Europa? Tutto può succedere'
-
Il Cnel, compensi? Mero adempimento sentenza costituzionale
-
Genoa: De Rossi si presenta, 'qui può nascere un grande amore'
-
Al via 'Arcipelago Battiato' con Malika Ayane
-
Finals: Alcaraz e il selfie con Sinner, la sfida da numeri 1
-
Juventus: Cda allargato a 9 membri, entra Tether
-
'Notte d'oro' per i 50 anni dei Piccoli Cantori di San Francesco
-
Al Tff tante star, 120 titoli, ma niente serie tv
-
Usa disertano valutazione Onu su diritti umani Stati Uniti
-
Fiorentina, ufficiale l'ingaggio di Paolo Vanoli
-
Festival Visioni Italiane torna a Bologna dal 10 al 16 novembre
-
Iss,in lieve calo l'incidenza delle infezioni respiratorie acute
-
Lecce: Di Francesco, 'col Verona mantenere gli equilibri'
-
Cervello,in migliaia di immagini l'atlante 3D delle connessioni
Chloé Zhao, 'Hamnet, viaggio verso gli altri oltre le divisioni'
Il film alla Festa di Roma già fra favoriti agli Oscar
Questo è un film "che parla di dolore, di lutto ma soprattutto parla di metamorfosi. Riguarda la capacità di riuscire a ritrovare il senso profondo delle esperienze umane più contrastanti, e raggiungere quel luogo interiore unico, che c'è in tutti noi, superando l'illusione della separazione dagli altri". Lo spiega la regista premio Oscar per Nomadland, Chloé Zhao, alla Festa del Cinema di Roma per presentare il film che molto probabilmente la riporterà in prima fila per la statuetta, Hamnet, con Paul Mescal e una strepitosa Jessie Buckley, già vincitore al Toronto film Festival e di un'altra mezza dozzina di riconoscimenti internazionali, in sala dal 5 febbraio con Universal. Il film, coprodotto da Steven Spielberg e Sam Mendes, porta sul grande schermo l'omonimo pluripremiato bestseller del 2020 (in Italia è edito da Guanda con il titolo Nel nome del figlio: Hamnet) scritto da Maggie O'Farrell, qui cosceneggiatrice con la regista. La storia trae spunto da elementi reali, come la morte, a soli 11 anni, di Hamnet, unico figlio maschio di William Shakespeare (aveva anche due figlie, la maggiore, Susanna e la gemella di Hamnet, Judith). Il libro rielabora in parte la storia personale del Bardo e immagina che il giovane William (Mescal), a Stratford-upon-Avon, incontri e si innamori di Agnes (Jessie Buckley), ragazza leggermente più grande di lui, solitaria, abile falconiera che vive un rapporto simbiotico con la natura. Quando la giovane rimane incinta i due si sposano. Tuttavia, l'ambizioso William parte, incoraggiato da Agnes, per Londra dove si afferma come drammaturgo. Intanto la famiglia resta a Stratford-upon-Avon dove il drammaturgo in ascesa torna regolarmente. Qualche anno dopo Susanna, Agnes e William hanno i gemelli Hamnet e Judith, ma l'epidemia di peste causa la morte del bambino. Un lutto che devasta i due genitori e porta William a trarre da quel dolore l'ispirazione per la opera più famosa, Amleto. Il percorso di William e Agnes, articolato con anima e profondità in un racconto fra natura e palcoscenico, unisce il confronto con l'amore assoluto e la separazione, il lutto e la catarsi dell'arte, la ricerca di senso, il confronto con l'altro. Temi che risuonano particolarmente in un presente percorso da guerre e morti insensate come quello in cui viviamo. "Anche se sembra inimmaginabile visto ciò che sta accadendo nel mondo, le divisioni e tutto il resto, c'è qualcosa che ci unisce tutti - sottolinea Chloé Zhao -. Qualcosa che passa anche attraverso il coraggio di affrontare le nostre emozioni, quelle che spesso teniamo represse, di cui abbiamo paura". "Ciò che temiamo di più, in un modo rassicurante, ci unisce tutti. È ciò che ci rende umani". Una guerra in corso, in qualche modo, è entrata anche nel film: "Poco prima di andare a cercare delle location per la foresta del film, ero a Kiev, in Ucraina. Mi trovavo con qualcuno che stava girando un documentario ambientato in una striscia di foresta in prima linea. E mentre ero già nella mia foresta in Galles, questa persona mi ha mandato alcune riprese della sua foresta, dove in buche naturali del terreno c'erano mine antiuomo. Sono rimasta colpita, perché anche camminando nella mia foresta vedevo quel tipo di buchi naturali. Ho iniziato a piangere, perché anche in quello ho trovato un senso di unione, di vicinanza".
M.Betschart--VB
