Volkswacht Bodensee - Trovata accoppiata vincente di farmaci, allunga la vita dei topi

Trovata accoppiata vincente di farmaci, allunga la vita dei topi
Trovata accoppiata vincente di farmaci, allunga la vita dei topi

Trovata accoppiata vincente di farmaci, allunga la vita dei topi

Del 30%, sono due composti già usati come trattamenti anticancro

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Prolungano del 30% la vita dei topi, ma solo se usati insieme: è l'accoppiata vincente formata da due farmaci anticancro già ampiamente utilizzati, la rapamicina e il trametinib, che è stata scoperta grazie allo studio guidato dall'Istituto Max Planck per la biologia dell'invecchiamento di Colonia, in Germania, pubblicato sulla rivista Nature Ageing. Secondo i risultati ottenuti, la terapia combinata riduce l'infiammazione cronica e ritarda lo sviluppo di tumori, poiché influenza l'espressione di alcuni geni in maniera diversa rispetto ai singoli farmaci utilizzati singolarmente, senza aumentare gli effetti collaterali. La rapamicina è un composto utilizzato sia come antitumorale, poiché inibisce la proliferazione delle cellule maligne e rallenta la crescita dei tumori, sia in caso di trapianto, poiché impedisce il rigetto dei nuovi organi. Il trametinib, invece, è usato nel trattamento di diverse forme di cancro e inibisce l'attività di alcune proteine che si comportano in modo anomalo nel tumore. Ora, i ricercatori coordinati da Sebastian Grönke e Linda Partridge hanno scoperto che, quando vengono combinati insieme, questi due farmaci hanno effetti diversi che non sono dovuti solo alla dose maggiore: ulteriori analisi hanno infatti mostrato che l'accoppiata modifica l'attività di alcuni geni in maniera inedita, prolungando la vita dei topi e mantenendoli maggiormente in salute anche in età avanzata. "Sebbene non ci aspettiamo un prolungamento della durata di vita umana simile a quello riscontrato nei topi - afferma Partridge - speriamo che i farmaci che stiamo studiando possano aiutare le persone a rimanere sane e libere da malattie più a lungo in età avanzata. Ulteriori ricerche sugli esseri umani negli anni a venire - conclude - ci aiuteranno a chiarire in che modo questi farmaci possano essere utili e chi potrebbe trarne beneficio".

T.Suter--VB