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Gelo tra Biden e Obama al Café Milano di Washington
I due non si salutano. Nel noto locale anche 3 ministri di Trump
Raro allineamento di potere, come succede con i pianeti, mercoledì sera al 'Café Milano' di Washington, il più celebre ristorante italiano della capitale americana. Joe Biden si è accomodato al celebre tavolo 100, il più ambito, con l'ex senatore dem Mark Pryor, ed è stato salutato calorosamente dagli ospiti del locale. Poco dopo, è comparso anche Barack Obama, in una sala privata, anche lui omaggiato dagli avventori. Ma i due ex presidenti democratici non si sono salutati, secondo quanto l'ANSA ha appreso da alcuni testimoni. Un gelo legato probabilmente al fatto che Obama è stato tra i principali big del partito a spingere per il ritiro del suo ex vicepresidente dalla ricandidatura alla Casa Bianca, dopo il disastroso dibattito tv con Donald Trump. Nel ristorante c'erano anche tre ministri dell' amministrazione Trump, tutti a tavoli distinti: il segretario al Tesoro Scott Bessent, quello al Commercio Howard Lutnick e il segretario all'Energia Chris Wright. Presente anche il senatore repubblicano della Pennsylvania Dave McCormick, accompagnato dalla moglie Dina Powell. Inutile dire che gli agenti del Secret Service abbondavano. Il locale, aperto nel 1992 dal patron Franco Nuschese, è la meta preferita di capi di stato e teste coronate, ministri e diplomatici, star dello spettacolo e leggende dello sport, miliardari e giornalisti. È crocevia bipartisan della politica americana, "unico luogo dove repubblicani e democratici non litigano", come ha scherzato una volta una reporter di The Hill. In oltre 30 anni ai suoi tavoli ha sfilato una lunga galleria di personaggi e potenti della terra, compresi tutti gli ultimi presidenti americani, tranne Trump, anche se Ivanka e il marito erano di casa.
L.Meier--VB