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Città del Messico, via le statue di Fidel Castro e del Che
La sindaca di una delle 16 unità capitoline 'mai autorizzate'
Le statue di bronzo di Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara, che dal 2017 erano su una panchina in un parco della colonia Tabacalera, un quartiere di Città del Messico, sono state rimosse per ordine di Alessandra Rojo de la Vega, la sindaca (del Partito rivoluzionario istituzionale) di Cuauhtémoc, una delle 16 unità amministrative in cui è divisa la capitale messicana. Lo rendono noto i principali media messicani. "Le abbiamo rimosse per tre ragioni molto semplici e molto chiare", ha spiegato in un video diffuso sulle reti sociali Rojo de la Vega, "la prima è che non c'è mai stato un procedimento corretto per collocarle. Non esiste il certificato obbligatorio richiesto dal Comitato dei monumenti e delle opere artistiche negli spazi pubblici di Città del Messico; in secondo luogo, negli archivi del comune, non esiste un solo documento che autorizzi la loro installazione; in terzo luogo, le sculture erano sotto la custodia irregolare di un dipendente comunale senza alcun mandato legale per questo. Così non si fanno le cose". Le due statue di bronzo di 250 chilogrammi, progettate nel 2017 dal celebre e compianto scultore messicano Óscar Ponzanelli (1966-2024) ed inaugurate nel dicembre dello stesso anno, raffiguravano il momento in cui Fidel Castro e Che Guevara si conobbero proprio nella colonia Tabacalera, nel 1955, e decisero di unire le loro forze per rovesciare Fulgencio Batista, dittatore della Cuba dell'epoca, riporta il sito di El País.
G.Schmid--VB