Volkswacht Bodensee - Ciclismo: partito da Genova il Giro della Lunigiana

Ciclismo: partito da Genova il Giro della Lunigiana
Ciclismo: partito da Genova il Giro della Lunigiana

Ciclismo: partito da Genova il Giro della Lunigiana

Gara juniores che ha lanciato Nibali, Pogacar ed Evenepoel

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E' partito stamani da piazza De Ferrari a Genova il 49esimo Giro della Lunigiana, gara ciclistica a tappe juniores, che in passato ha lanciato campioni come Nibali, Pogacar ed Evenpoel. Alla partenza 167 atleti da 12 nazioni (dal Giappone al Portogallo) e da 16 regioni italiane, più una rappresentanza di Casano in Lunigiana. In programma cinque tappe su quattro giornate, per 395,9 chilometri e 5400 metri di dislivello complessivi. Quattro sono le frazioni dure per scalatori, una sabato mattina per i velocisti. Finale domenica a terre di Luni. Oggi è stata la prima volta che una gara ciclistica è partita da piazza De Ferrari, che spesso ha ospitato l'arrivo di tappe del Giro d'Italia. Tadej Pogacar (vincitore del Lunigiana nel 2026) e il campione del mondo in linea juniores 2024 Lorenzo Finn (secondo l'anno scorso) hanno mandato video di saluto ai corridori. Il Giro della Lunigiana è noto come "la corsa dei futuri campioni". Nel 2024 il vincitore è stato il francese Paul Seixas, poi campione del mondo juniores a cronometro. Dietro di lui il ligure Lorenzo Finn, di Avegno (Genova), poi iridato juniores in linea. L'anno scorso il Giro della Lunigiana è stato dominato da questi due campioncini, ma quest'anno la competizione si presenta più aperta. Il favorito è l'austriaco Anatol Friedl, che già si era messo in luce nella passata edizione. Buone chances hanno anche il piemontese Roberto Capello, il trentino Fabio Segatta, il belga Mats Vanden Eynden e il polacco Jan Jackowiak. "Il Giro della Lunigiana è un trampolino di lancio per tanti giovani - ha dichiarato prima della partenza Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione ciclistica italiana -. La categoria juniores è diventata di fatto il gradino precedente al professionismo, qui non c'è mai un vincitore casuale nè banale, ma un nome destinato a lasciare il segno nella storia del ciclismo. Questa corsa, oltretutto, è un modello di organizzazione sempre più virtuoso, grazie anche al lavoro instancabile di tanti volontari".

A.Zbinden--VB