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Il 95% dei nati nel 2020 a rischio di ondate di caldo estreme
Se le politiche climatiche non cambieranno
Il 95% dei bambini nati nel 2020, che oggi hanno 5 anni, dovrà affrontare nel corso della sua vita almeno un'ondata di caldo estrema: è lo scenario che si presenterà nel caso permangano le attuali politiche climatiche, secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature e guidato dalla Libera Università di Bruxelles (Vub). Ma le ondate di calore sono solo uno dei tanti eventi climatici estremi che le nuove generazioni si troveranno a vivere con una frequenza senza precedenti: molto probabilmente si troveranno anche ad affrontare inondazioni, cicloni tropicali, incendi e siccità. Ciò significa, sottolineano i ricercatori guidati da Luke Grant, che l'impatto del cambiamento climatico in atto peserà in maniera del tutto sproporzionata sui bambini di oggi. "In tutto il mondo, i bambini saranno costretti a sopportare il peso di una crisi di cui non sono responsabili", commenta Inger Ashing, amministratore delegato di Save the Children International, che non ha preso parte allo studio. "Questa nuova ricerca dimostra che c'è ancora speranza, ma solo se agiamo con urgenza e ambizione per limitare rapidamente l'aumento delle temperature a 1,5 gradi - aggiunge - e mettiamo davvero i bambini al centro della nostra risposta al cambiamento climatico". Combinando i dati demografici con le proiezioni dei modelli climatici per ogni luogo sulla Terra, i ricercatori hanno calcolato la percentuale di ciascuna generazione nata tra il 1960 e il 2020 che verrà esposta a eventi estremi con una frequenza senza precedenti, vale a dire superiore a una possibilità su 10mila. I risultati indicano che, tanto più si è giovani, quanto più è probabile che si assisterà a particolari eventi climatici.
L.Maurer--VB