
-
Droni ucraini su Volgograd, colpita la stazione dei treni
-
Borsa: Tokyo, apertura in netto calo (-1,76%)
-
Sa'ar, Consiglio di Sicurezza dell'Onu su ostaggi a Gaza (2)
-
Kiev, '3 morti in un raid russo nella regione di Zaporizhzhia'
-
Atletica: Assoluti; ottavo titolo italiano per Larissa Iapichino
-
Netanyahu, 'Hamas affama gli ostaggi come i nazisti,non cediamo'
-
I Fantastici 4 ancora in vetta, ma il botteghino Usa frena
-
Finale col brivido per la 60/a Rieti Terminillo Lenergia
-
Auto: finale col brivido per la 60/a Rieti Terminillo Lenergia
-
Amoruso, racconto al Lido i tabù della maternità
-
Bbc, risolto il mistero dell'ornitorinco di Winston Churchill
-
Bank of England verso taglio tassi malgrado inflazione
-
Corsa a fare scorte di K-Beauty negli Usa per timore dei dazi
-
Tiro a volo: Europei; Fossa, l'Italia è d'oro con Fabbrizi
-
Bukele, 'il mandato illimitato non è la fine della democrazia'
-
'Per banche Gb possibili costi di 9 miliardi da prestiti auto'
-
F1: Leclerc, "Macchina inguidabile, ascoltatemi"
-
F1: Ungheria; vince Norris , Leclerc e' quarto
-
Columbia sportswear fa causa a Columbia University per marchio
-
Dagnoni, nostre proposte sicurezza ciclisti vadano in Parlamento
-
Mondiali nuoto: bilancio Barelli,Italia orgogliosa e competitiva
-
Ermal Meta sul palco del concertone della Taranta
-
Anp condanna incursione Ben Gvir su Spianata delle Moschee
-
Mondiali nuoto: Italia quarta nella 4x100 mista, oro Russia
-
Pallavolo: Nations League, Italia ko con la Polonia in finale
-
Katz, rafforzeremo la sovranità sul Monte del Tempio
-
Lookman, voglio andarmene, non capisco rifiuto Atalanta
-
Opec+, accordo per aumentare produzione di greggio
-
Mondiali nuoto: Pilato, 'medaglia che ci voleva'
-
Mondiali nuoto: Pilato bronzo nei 50 rana
-
Calcio: Inter batte 7-2 l'Under23 in prima amichevole
-
Pronto il Roccella Jazz, assenza di gravità filo conduttore
-
Nel 2024 solo 1.153 pensioni Quota 103 con ricalcolo
-
Atletica: Assoluti; a Fortunato e Curiazzi i titoli nella marcia
-
Terremoto di magnitudo 6.8 al largo delle Curili
-
Assoutenti, 'per i liquidi in aereo si rischia il caos'
-
Media Gaza, '6 morti in 24 ore per la carestia'
-
Scritta per Gaza prima della Turandot al Festival Puccini
-
L'energia dei Galliano illumina il Dromos festival a Oristano
-
Decine di migliaia a Sydney alla marcia pro-pal, anche Assange
-
Tennis: Toronto; Zverev ai quarti contro Popyrin
-
Governo Gaza, solo 36 camion di aiuti sono entrati ieri
-
Mondiali nuoto: 4x100 mista maschile in finale
-
Ben-Gvir guida incursione di coloni intorno ad Al-Aqsa
-
Droni ucraini su Sochi, in fiamme deposito di petrolio
-
Nyt, almeno quattro gli americani detenuti in Iran
-
Cagliari batte 1-0 St. Etienne e vince trofeo Gigi Riva
-
Galatasaray-Lazio finisce pari, in Turchia è 2-2
-
Inchiesta su ex procuratore speciale che incriminò Trump
-
Basket: Trentino Cup; l'Italia vince 87-61 contro l'Islanda

L'olivo sfruttato in Italia da 3.700 anni, le prove in Sicilia
E' la seconda testimonianza più antica di tutto il Mediterraneo
Le prime tracce di sfruttamento dell'olivo in Italia provengono dalla Sicilia e risalgono a 3.700 anni fa, in piena età del Bronzo: la testimonianza è la seconda più antica di tutto il Mediterraneo dopo quella di Malta che risale a 5.000 anni fa. Lo dimostra uno studio pubblicato su Quaternary Science Reviews dall'Università di Pisa, da quella della Tuscia e dalla Sapienza di Roma. Le indagini hanno riguardato in particolare il sito di Pantano Grande, un'area paludosa vicino Messina. I carotaggi eseguiti in questa zona hanno restituito una sequenza continua di sedimenti di circa 3.700 anni. L'analisi al microscopio ha rivelato quantità eccezionalmente elevate di polline di olivo già nella Media Età del Bronzo, il che suggerisce una massiccia presenza di questi alberi e la loro possibile gestione attiva da parte delle popolazioni. Secondo lo studio, l'olivo selvatico era sfruttato in modo sistematico non solo per la produzione di olio: il legno era usato come combustibile o materiale da costruzione, mentre le foglie servivano come foraggio per gli animali. Anche se non si trattava ancora di una vera e propria coltivazione, la sua presenza intensiva nel paesaggio suggerisce un intervento umano consapevole e mirato. Dopo l'Età del Bronzo, lo studio identifica altre due fasi di propagazione dell'olivo collegate a momenti chiave della storia della Sicilia. In epoca romana (dal II secolo a.C. al III secolo d.C.) le evidenze archeologiche e paleobotaniche convergono: il polline di olivo è associato a reperti come anfore o presse per l'olio e tutto fa pensare ad una vera e propria coltivazione. In epoca moderna (Regno di Sicilia, XIII-XIX secolo) si assiste a una nuova espansione dell'olivo. Come testimonia la documentazione storica, si trattava di una olivicoltura in senso moderno, non più una gestione del selvatico.
L.Meier--VB