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Donne portatrici di un più alto rischio genetico di depressione
Probabilmente dovuto a varianti 'female-specific'
Le donne sono portatrici di un più alto rischio genetico di depressione rispetto agli uomini, secondo uno studio di epidemiologi australiani basato su dati di quasi 200.000 pazienti di depressione. La ricerca del Berghofer Medical Research Institute di Brisbane mostra che gran parte delle varianti associate con la depressione sono presenti in ambo i sessi. Vi è tuttavia "un più alto carico di rischio genetico nelle donne, che può essere dovuto a varianti female-specific", scrive la ricercatrice Brittany Mitchell del laboratorio di epidemiologia genetica dell'Istituto, su Nature Communications. "E' già noto che le femmine hanno una probabilità doppia rispetto ai maschi di soffrire di depressione nel corso della vita. E sappiamo anche che la depressione si manifesta in maniera molto differente tra una persona e l'altra. Finora non vi è stata molta ricerca consistente che spieghi perché la depressione colpisca in modo differente, e si manifesti diversamente, in uomini e in donne". Lo studio riconosce che sono state indicate spiegazioni - comportamentali, ambientali e biologiche - come il fatto che gli uomini hanno meno probabilità di cercare aiuto, con conseguente sotto-diagnosi. E anche per fattori di ambiente personale, come il fatto che le donne sono più esposte ad abusi sessuali e violenza interpersonale. Lo studio sostiene che insieme questi fattori mettono in luce la necessità di un approccio articolato nello studiare i meccanismi sottostanti alla depressione. E suggerisce che "un elemento chiave alla base di queste disparità possa essere anche la presenza di differenze genetiche". I ricercatori hanno analizzato il DNA di cinque gruppi nazionali - Australia, Paesi Bassi, Stati Uniti e due gruppi del Regno Unito - con un campione totale di 130.471 donne e 64.805 uomini con depressione avanzata, e di 159.521 donne e 132.185 uomini senza la diagnosi. E hanno trovato correlazioni genetiche più forti nelle donne fra depressione e tratti metabolici - come indice di massa corporea e sindrome metabolica - rispetto a uomini con gli stessi tratti. Lo studio ha tenuto conto del fatto che vi è meno probabilità che i maschi cerchino aiuto professionale o rivelino la presenza di sintomi depressivi, risultando in sotto-diagnosi. E rafforza l'evidenza che le differenze nei tassi di depressione tra uomini e donne siano dovute in gran parte a fattori biologici. Indica inoltre l'opportunità di differenti trattamenti farmacologici per la depressione, per gli uomini e per le donne. Gli individui possono ridurre la probabilità di subire depressione restando socialmente connessi, praticando esercizio fisico, mangiando sano, interpretando le situazioni in maniera sana ed equilibrata e mantenendo significato e motivazione nella vita. "Vi sono forti evidenze che questo riduce il rischio di depressione", scrivono gli studiosi. (ANSA).
L.Meier--VB