
-
Al Mauto sei modelli firmati Pininfarina celebrano i 95 anni
-
Toto completa per Anas lotto SS260, strategica per centro Italia
-
Trump impedisce a Harvard iscrizione di studenti stranieri
-
Al Marché bene l'Italia con Ozpetek e Martone
-
G7: Giorgetti, fuori da ricostruzione Kiev chi favorì Mosca
-
Sindacati, rinnovato contratto ferrovie, aumento 230 euro
-
Sentimental Value nei record storici di applausi, 19 minuti
-
Argentero, 'abbiamo scritto a Giuli, vogliamo essere ascoltati'
-
Enea presenta la prima smart community italiana
-
Crosetto, Fincantieri e AgustaWestland tra più preparate a sfide
-
Direttore Fbi, attentato di Washington un atto di terrorismo
-
Telefonata Trump-Netanyahu su attentato a Washington
-
Inaugurata la 20/a edizione del Festival dell'economia di Trento
-
Fashion-show sul bordo piscina del Coni per Flavia Padovan
-
Domani trasporti a rischio, sciopero per treni e bus
-
Tennis: Darderi ko con Rublev, esce ai quarti ad Amburgo
-
Serebrennikov, 'racconto l'atroce mondo di Mengele'
-
Pallavolo: Aequilibrium Cup, domani Italia-Olanda a Modena
-
Borsa: Milano chiude debole (-0,73%), giù Stellantis e Moncler
-
Figc: udienze Brescia e Trapani fissate per il 29 maggio al Tfn
-
Set a Jesi per Dario D'Ambrosi con Haber e Chiarelli
-
Benji & Fede annunciano le date del tour estivo 2025
-
MotoGP: Bagnaia, a Silverstone sempre podio negli ultimi 3 anni
-
Patagarri, guardiamo il mondo dalla parte degli ultimi
-
Borsa: Europa debole in chiusura, Parigi -0,58%, Londra -0,54%
-
Alessandro Borghi, 'sono il meno macho dei cowboy'
-
Tribeca Festival, Valeria Golino l'unica italiana in giuria
-
Giammetti, la Fondazione con Valentino è un regalo per Roma
-
Al via con Metropolis èStoria film festival dedicato alle città
-
Giro: Kooij vince la 12/a tappa, Del Toro è sempre in rosa
-
Lisca bianca, un veliero luogo di inclusione sociale
-
A Cannes un fantasy cinese e un dramma iraniano
-
Silverstone: Marquez, anche qui dovrò usare bene la testa
-
Da Bach a Verdi, rassegna di concerti d'organo a Roma
-
Trump "abbatte" Sprigsteen con una pallina da golf
-
Salvini, taglio fondi strade? 'Ponte Stretto non c'entra'
-
Festival della tv, a Dogliani i big dello spettacolo e dei media
-
Industriali Torino, Richetti e Faina nominati vicedirettori
-
Calcio: Modric annuncia, a fine stagione lascio il Real Madrid
-
Calcio: Juve; Koopmeiners tenta il recupero ma c'è pessimismo
-
Tennis: Amburgo, Cobolli vola in semifinale
-
Mimit, c'è l'intesa sull'accordo di programma a Piombino
-
Netanyahu parla con i genitori delle vittime di Washington
-
Il ceto medio sotto pressione, redditi fermi, giù i consumi
-
Calcio: 'Quella notte all'Heysel', ecco nuova edizione libro
-
Verstappen, il titolo? Sfruttare al massimo ogni situazione
-
Nuovo scivolone treasuries Usa dopo taglio tasse Trump
-
Napoli: Conte, 'sentiamo di poter regalare qualcosa di storico'
-
Leclerc, "non abbiamo mollato il lavoro sulla SF-25"
-
F1: Leclerc, "Monaco riserva sempre tante sorprese"

Serebrennikov, 'racconto l'atroce mondo di Mengele'
August Diehl è il medico di Auschwitz in fuga in Sud America
(dell'inviata Alessandra Magliaro) Un anno fa l'arrivo sulla Croisette di Kirill Serebrennikov con Limonov era stato salutato con applausi. Il regista russo, nato a Rostov, nel 2021 condannato a tre anni di carcere e rifugiato a Berlino, è tornato al festival di Cannes dove ha ricevuto la prestigiosa onorificenza della Legion d'Onore francese. E con il nuovo film che in quell'occasione aveva anticipato. Tratto dal romanzo bestseller dello scrittore francese Olivier Guez, La scomparsa di Josef Mengele (Neri Pozza) e presentato in Cannes Premiere, è un film on the road sulla fuga in Sud America all'inizio degli anni '50 del medico scienziato tristemente noto come L'angelo della morte per sadici esperimenti genetici sui deportati del campo di sterminio di Auschwitz, specialmente sui gemelli, sui bambini, sui rom e i disabili. Affidato al grande attore tedesco August Diehl, che era già stato un orrido maggiore della Gestapo in Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino (ma anche il tenero Franz della Vita Nascosta di Terrence Malick), Mengele viene raccontato da Serebrennikov nel suo triste peregrinare, braccato o sentendosi braccato dagli ebrei che lo vorrebbero smascherare come fecero con l'ufficiale delle SS Adolf Eichmann catturato in Argentina negli anni '60 e portato in Israele per essere processato e successivamente impiccato. Josef Mengele, bavarese di Gunzburg, di estrazione alto-borghese, convinto seguace della teoria del razzismo biologico su cui ad Auschwitz condusse esperimenti, nazista fino al midollo e fino alla fine dei suoi giorni nonostante falsi nomi in Sud America tra Argentina, Paraguay e Brasile, fece parte di quella comunità di rifugiati nazisti sotto copertura, con i loro riti nostalgici e giardini decorati con svastiche. Nel film (arriverà in Italia con Europictures), il regista racconta l'esistenza caduta in basso di Mengele, macellaio in fazende sperdute, sempre con la valigia pronta al minimo sospetto, donnaiolo inquieto, nascosto in squallidi tuguri e mai domito, sempre convinto delle sue teorie e pronto a imprecare contro la congiura su di lui quando 20 furono i medici in forza al campo di sterminio, uno più sadico dell'altro (li cita con le loro tristi specialità uno ad uno). La sua seconda vita post guerra è tutta in bianco e nero, i colori tornano per mostrarcelo giovane scienziato (scene che ricordano The Zone of Interest) e si fanno lividi nelle terribili sequenze che ricostruiscono l'orrore di Auschwitz. A un certo punto, con l'aiuto della ricca famiglia d'origine che sempre lo aveva finanziato negli spostamenti, arriva dall'Europa il figlio ormai grande, ma la distanza è grande e il rapporto conflittuale. Mengele non fu mai catturato e morì in Brasile nel 1979 durante una nuotata, identificato poi con la prova del Dna. "Parlare costantemente di Auschwitz è una necessità - ha detto il regista russo in esilio - per ricordare alle persone di cosa è capace l'umanità". Filmare gli esperimenti e ricostruire il campo "è stato davvero un problema, anche se sapevo fin dall'inizio che dovevo assolutamente mostrarlo, altrimenti avrei rischiato di giustificare Mengele. Non parlarne potrebbe portare a dimenticare". Il regista esule segue con preoccupazione "le cose terribili" che accadono in Russia: "Oggi si finisce in prigione per poesie contro la guerra".
P.Vogel--VB