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Re Felipe, sorprende il ritiro dello spagnolo da web Casa Bianca
Il monarca ha presieduto riunione Patronato Istituto Cervantes
Il re Felipe VI di Spagna ha definito "sorprendente" la decisione della Casa Bianca "di ritirare lo spagnolo come elemento di comunicazione della Casa Bianca" e ritiene che "sicuramente sarà temporanea", poiché in virtù dei "fatti demoscopici e democratici" finirà con l'essere "la seconda lingua più impiegata e con influenza politica negli Stati Uniti". E' quanto affermato dal capo dello Stato iberico durante la riunione annuale del Patronato dell'Istituto Cervantes di lingua e cultura spagnola, oggi pomeriggio al Palazzo del Pardo a Madrid. Nel suo intervento, ripreso dalla tv pubblica Tve, Felipe VI ha messo in rapporto il ruolo della lingua che si stima sarà parlata da quasi 100 milioni di persone negli Stati Uniti nel 2050 con la decisione presa dal presidente Donald Trump di chiudere la pagina web e tutte le reti social in spagnolo dei canali della Casa Bianca, all'indomani del suo insediamento. Un'iniziativa che Trump adottò anche durante il precedente mandato nel 2017 e alla quale si è riferito anche il direttore dell'Istituto Cervantes, Luis Garcia Montero, che in un'incontro informativo per presentare un bilancio dell'attività dell'istituzione ha lamentato "la prepotenza" del presidente nordamericano, "con gli ispano-parlanti e con le autorità del Messico". Alla riunione annuale del Patronato del Cervantes, presieduto dai re Felipe VI e Letizia, ha preso parte anche il premier spagnolo Pedro Sanchez.
U.Maertens--VB