
-
Cina, da Kallas pregiudizi ideologici, incita allo scontro
-
Mediobanca ribadisce no a Mps, anche nuovo prezzo inadeguato
-
Mediobanca, cda ribadisce il no all'offerta Mps
-
Milano-Cortina: l'Olimpiade culturale sbarca sul lago di Como
-
Calcio: Buonfiglio 'Gattuso cura giusta per la Nazionale'
-
Italia-Israele:Buonfiglio 'se non giochiamo ci sarebbe sanzione'
-
MotoGp: Miller correrà in Pramac Yamaha anche nel 2026
-
Dal 13 ottobre lezioni di primo soccorso a 4 milioni di studenti
-
Cuore, 145mila persone a rischio cardiovascolare nell'Asl Rm2
-
'Scorre', torna il festival itinerante lungo le sponde del Po
-
Azzurri: il ginocchio non recupera, Scamacca lascia il ritiro
-
Disturbi feto-alcolici, in Italia 2.500 casi all'anno
-
Cancro al seno triplo negativo, asse ricerca Napoli-Philadelphia
-
Nuovo bilancio a Lisbona, 17 i morti e 21 feriti
-
Borsa: in Europa tonfo aerei low cost, Easyjet -3,6%
-
Le 'culle' dei pianeti sono più disordinate del previsto
-
Nato,'non è Mosca a decidere su truppe occidentali a Kiev'
-
Radioterapia per 6 malati oncologici su 10, ma restano paure
-
Nuovo prototipo batteria a idrogeno, dura fino a vent'anni
-
Scandalo casa, vicepremier Gb Rayner sempre più in bilico
-
Guardian, solo 1 detenuto palestinese su 4 è combattente
-
Cina, colloqui Xi-Kim per 'scambio di opinioni approfondito'
-
Calcio: giovani e italiani, in Serie B l'età media è 25 anni
-
Staffetta, tornano a salire i prezzi dei carburanti
-
Us Open: Sinner-Auger Aliassime nella notte tra venerdì e sabato
-
Intesa Sanpaolo negli Usa, missione con le migliori Pmi
-
Borsa: crollano i listini cinesi con i tecnologici, bene Tokyo
-
Prezzo oro in calo, Spot scambiato a 3.526,68 dollari
-
Prezzo petrolio in calo, Wti scambiato a 63,45 dollari
-
Euro poco mosso, scambiato a 1,1654 dollari
-
La Russia fornirà altro petrolio alla Cina
-
Mosca, "inaccettabili garanzie sicurezza chieste da Ucraina"
-
Perù, scarcerato l'ex presidente Martín Vizcarra
-
La Giamaica al voto, lunghe code ai seggi ed esito incerto
-
Si schianta storica funicolare a Lisbona, almeno 15 morti
-
Auto:il tricolore Supersalita a 67/a Monte Erice per rush finale
-
Cine Award 2025, alla Mostra del cinema di Venezia
-
La Romania tra i protagonisti di Cortinametraggio 2026
-
F1: Leclerc 'vittoria Monza 2024 inaspettata, speriamo nel tris'
-
The voice of Hind Rajab riceve al Lido 24 minuti di applausi
-
L'80% degli squali balene ha tagli e cicatrici dovute al turismo
-
L'offerta di Mps su Mediobanca va in porto, adesioni al 38,5%
-
Tim Music Awards in diretta il 12 e 13 settembre su Rai1
-
Giusy Ferreri, urgente educare a rispetto e non violenza
-
Il prezzo del gas chiude in rialzo sopra i 32 euro
-
Protesta pro-Pal alla Vuelta, 11/a tappa neutralizzata
-
Tentato golpe, la difesa chiede l'assoluzione di Bolsonaro
-
Turismo golfistico, intesa ministeri Turismo, Sport e Federgolf
-
I Radiohead tornano in tour dopo sette anni di pausa
-
Elezioni Argentina, chiusura di campagna con tensione per Milei

A selezionare il caffè arabica fu la natura, non l'uomo
Oltre 600mila anni fa, lo indicano le analisi genetiche
A portare alla nascita della più diffusa varietà di caffè, l'arabica circa 600mila anni fa, fu l'evoluzione naturale e non una selezione umana: è uno degli aspetti che emerge dalla più dettagliata ricostruzione della storia del caffè. Lo riporta uno studio internazione su Nature Genetics, che ha usato avanzate tecniche di analisi genetica, guidato da ricercatori dell'Università di Buffalo negli Stati Uniti, di Singapore e del Centro ricerche Nestlé. Il caffè è in assoluto una delle bevande più diffuse del pianeta, si stima che se ne consumino ogni anno all'incirca 10 miliardi di chili ma la varietà genetica delle tipologie più diffuse, in particolare 'arabica' (che da sola rappresenta il 60% della produzione mondiale) e 'robusta', è piuttosto limitata. Analizzando il genoma di 39 varietà della specie Coffea arabica, tra cui il Dna di una pianta raccolta nel XVIII secolo dal naturalista svedese Carl Linnaeus, i ricercatori hanno ora determinato che la specie arabica si sarebbe sviluppata per la prima volta oltre 600.000 anni fa (ben prima delle prime coltivazioni umane) nelle foreste dell'Etiopia attraverso l'accoppiamento naturale tra altre due specie di caffè, e che a causa dei cambiamenti climatici avrebbe avuto periodi alterni di diffusione. A differenza di altre colture le attuali piante di caffè mostrano una scarsa varietà e hanno mantenuto quasi intatte le caratteristiche delle piante più antiche presenti in natura decine di migliaia di anni fa, e attraverso i modelli informatici è stato possibile ricostruire la storia di alcune varietà, come i meccanismi che hanno portato, appena pochi secoli fa alle varietà oggi diffuse in Asia. Lo studio ha anche messo in luce la bassa diversità genetica esistente tra le piante di Arabica, la cui popolazione effettiva è stimata tra 10 e 50mila individui: una caratteristica che le rende molto vulnerabili alla distruzione con l'eventuale comparsa di nuovi patogeni. Secondo gli autori, l'ibridazione con specie più resistenti, come la robusta e altre asiatiche, potrebbe aiutare a aumentare la resistenza a eventuali pericoli.
R.Fischer--VB