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Siria, a 9 anni in carcere per aver offeso il presidente
L'Osservatorio riferisce dell'arresto del bambino Muhammad Ali
Un bambino siriano di nove anni è da dieci giorni in carcere in Siria dopo esser stato fermato dalla polizia segreta siriana con l'accusa di vilipendio dell'immagine del presidente Bashar Assad. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria a conferma di quanto riferito da media locali di Homs. Il bambino, Muhammad al Ali, 9 anni, era stato sorpreso a scrivere su una delle foto di Assad presenti nella scuola di Marj Qata, località a ovest di Homs, terza città siriana a nord di Damasco. Secondo le fonti, dopo esser stato richiamato e "picchiato" dal preside dell'istituto scolastico, il bambino, che frequenta la 4a elementare, è stato fermato da agenti della Sicurezza politica, una delle quattro principali agenzie di controllo e repressione del governo siriano. "Da dieci giorni il bambino è rinchiuso in una cella della sede della Sicurezza politica nella città di Homs e i genitori chiedono ogni giorno il suo immediato rilascio", riferisce l'Osservatorio. Tredici anni fa erano scoppiate in Siria proteste popolari anti-governative innescate, nel febbraio del 2011, dall'arresto nella regione meridionale di Daraa, da parte dei servizi di sicurezza di Damasco, di alcuni bambini considerati colpevoli di aver scritto sui muri della scuola slogan inneggianti alle allora proteste arabe a Tunisi e in Egitto. Alle proteste del marzo del 2011 le autorità siriane avevano risposto con una sanguinosa repressione governativa poliziesca e militare, degenerata in una guerra civile, successivamente trasformata in una guerra ancora in corso su scala regionale e internazionale. L'Onu nei giorni scorsi ha affermato che il conflitto siriano ha ucciso più di mezzo milione di persone.
M.Vogt--VB