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S&P rivede al rialzo l'outlook su Israele da negativo a stabile
Con la de-escalation militare Pil 2026 stimato in rialzo del 5%
S&P ha rivisto l'outlook su Israele da negativo a stabile, con i rating "A/A-1" confermati. Secondo l'agenzia l'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, mediato dagli Stati Uniti, potrebbe offrire spazio per una de-escalation militare e ridurre la probabilità di tensioni su larga scala a Gaza e nella regione in generale. "Ciò potrebbe allentare la pressione sull'economia, sul mercato del lavoro e sulle finanze pubbliche di Israele", spiegano gli analisti di S&P. "Le prospettive stabili riflettono la nostra convinzione che la de-escalation militare, supportata dall'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, abbia ridotto il rischio immediato per la sicurezza di Israele. Le prospettive riflettono la nostra ipotesi che la portata dello scontro militare diretto rimarrà contenuta, anche se le tensioni tra Hamas e Israele persisteranno e il più ampio contesto di sicurezza regionale rimarrà fragile", aggiunge S&P. Secondo l'agenzia di rating statunitense "i punti di forza del credito di Israele includono la sua economia ricca e diversificata, la sua considerevole posizione patrimoniale netta sull'estero e i benefici derivanti da impostazioni monetarie flessibili e da una riserva relativamente ampia di risparmi interni". La de-escalation militare spingerà la crescita del Pil reale di Israele al 5% nel 2026, conclude S&P.
P.Staeheli--VB