Volkswacht Bodensee - Cnel, cresce occupazione trimestre, recupera il Mezzogiorno

Cnel, cresce occupazione trimestre, recupera il Mezzogiorno
Cnel, cresce occupazione trimestre, recupera il Mezzogiorno

Cnel, cresce occupazione trimestre, recupera il Mezzogiorno

Sale quella stabile. Donne faticano a passare a indeterminato

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Nel primo trimestre del 2025, il numero degli occupati tra i 15 e i 64 anni ha raggiunto 24 milioni e 76 mila unità, segnando un incremento di oltre 400 mila lavoratori rispetto allo stesso periodo del 2024. Recupera il Mezzogiorno e cresce l'occupazione stabile. E' quanto emerge dal Bollettino del Cnel sul mercato di lavoro. Analizzando i dati per genere, si osserva un aumento dell'occupazione sia tra le donne che tra gli uomini, sebbene con lievi differenze percentuali. Le donne occupate ammontano a 10 milioni e 249 mila (+207 mila unità), mentre gli uomini raggiungono 13 milioni e 827 mila (+225 mila unità). Nei primi tre mesi del 2025, inoltre, evidenzia l'analisi, risultano in cerca di lavoro 1 milione 758 mila persone; nel 2024 erano 217 mila in più. I dati "mostrano segnali positivi anche nell'analisi territoriale, con tutte le aree del Paese che migliorano sia rispetto al numero degli occupati sia delle persone in cerca di occupazione": in particolare, il tasso di occupazione in età 15 - 64 anni "aumenta significativamente" nel Mezzogiorno (+1,3 punti rispetto al primo trimestre 2024), raggiungendo il 49,6%. A seguire il Nord che registra una crescita di +0,7 punti percentuali e il Centro +0,5 punti. Il totale degli occupati è ripartito tra 19 milioni 39 mila lavoratori dipendenti e 5 milioni 37 mila indipendenti. L'incremento rispetto allo stesso periodo del 2024 risulta concentrato tra i lavoratori dipendenti. Guardando alla tipologia contrattuale, emerge un aumento dell'occupazione a tempo indeterminato per entrambi i generi. Parallelamente, si osserva un lieve calo nei contratti a termine. Il Cnel rileva anche come si osservi "un progressivo miglioramento nella stabilità occupazionale", una riduzione del "tasso di transizione dall'occupazione alla disoccupazione" e una "dinamica positiva" anche per la transizione dall'occupazione verso l'inattività (ovverosia l'uscita dal mercato del lavoro). Per quanto riguarda l'occupazione temporanea, tra il primo trimestre del 2024 e il primo trimestre 2025, le donne occupate a tempo determinato che rimangono occupate con lo stesso tipo di contratto sono il 73,5% dei casi. Solo il 14% riesce a passare a un contratto a tempo indeterminato, "un dato positivo ma limitato". Per gli uomini, invece, la maggior parte (71,1%) di quelli con contratto a termine, a distanza di 12 mesi continua a lavorare con la stessa tipologia contrattuale; ma "una quota più ampia rispetto a quella femminile - il 16,3% - riesce a ottenere un contratto a tempo indeterminato, segnalando migliori prospettive di stabilizzazione".

L.Maurer--VB