-
Us Open: Cobolli al terzo turno, derby con Musetti
-
Conference: sfuma sogno della Virtus San Marino, fuori da gironi
-
Champions: i sorteggi sorridono alle italiane
-
Conference: Dzeko, 'Abbiamo sofferto ma dimostrato carattere'
-
US Open: Musetti, 'mi sento bene, contento della prestazione'
-
Atletica: Diaz e Iapichino "Diamanti azzurri" a Zurigo
-
US Open: Sinner supera Popyrin e va al terzo turno
-
Conference: Fiorentina-Polyssia 3-2, viola a fase a gironi
-
Kim Kardashian, la mia lotta contro il carcere ingiusto
-
F1: Olanda; Hamilton, 'Fisicamente sono più forte che mai'
-
F1: Olanda; Leclerc, "l'obiettivo è tornare a vincere"
-
A Trieste droni marini all'avanguardia contro l'inquinamento
-
US Open: Musetti soddisfatto, 'ho giocato ottima partita'
-
Il programma del 29 agosto, è il giorno di Julia Roberts
-
Us Open: Musetti batte Goffin e va al terzo turno
-
Kiev convoca l'ambasciatore ungherese, 'basta azioni ostili'
-
Mfe-Mediaset vola in Borsa dopo la conquista di Prosieben, +10%
-
Herzog, 'l'Occidente ha perso così tante occasioni'
-
La fotosintesi in aumento sulla terraferma, ma rallenta nei mari
-
Milan, per Jashari frattura composta al perone
-
Cds Onu decide il ritiro della missione Unifil nel 2027
-
Porcaroli, 'il mio viaggio nel tempo per essere libera'
-
Lo spread tra Btp e Bund chiude in calo a 84 punti base
-
Golino, 'in La gioia sono una ragazza interrotta'
-
#siamoaititolidicoda, "il cinema festeggia ma il lavoro non c'è"
-
Nemes, 'in un mondo in guerra serve l'umanesimo'
-
Vuelta: Vine vince la 6/a tappa, Traeen è la nuova maglia rossa
-
Tutela ed educazione, Bankitalia in campo contro le truffe
-
L'asteroide Bennu è una capsula del tempo,racconta la sua storia
-
Mondiali ciclismo: Italia in Ruanda con il contingente massimo
-
Il producer Sick Budd pubblica il suo primo album, Bistro!
-
Lillo e Naska, vita in cella tra rock e fragilità
-
Stellantis, contratti di solidarietà nel polo di Mirafiori
-
Borsa: Milano tiene con l'Europa dopo dati Usa e Wall street
-
Barbera, Mostra del Cinema in campo per liberazione di Trentini
-
Wall Street apre debole, Dj -0,05%, Nasdaq +0,42%
-
Taglio per chi ha meno di 15 anni sulla parte retributiva
-
Disney+, concerto dal Vaticano il 13/9 in diretta streaming
-
Clooney assente alla conferenza stampa al Lido, 'ha la sinusite'
-
Tifone Kajiki uccide cinque persone in Thailandia
-
Esperti Onu denunciano sparizioni forzate a centri aiuti Gaza
-
Pam: Gaza al 'punto di rottura', riattivare rete alimentare
-
Gb convoca ambasciatore russo dopo gli attacchi a Kiev
-
Farmaco anti-colesterolo possibile arma contro la demenza
-
Ben Gvir vorrebbe vietare le proteste nelle strade
-
Sale a 18 il numero delle vittime per i raid russi a Kiev
-
Sede del British Council a Kiev è 'gravemente danneggiata'
-
Ministero Salute Gaza, 4 morti per fame in 24 ore, anche 2 bimbi
-
Emma Stone, 'sì lo confesso: credo negli alieni'
-
Ue boccia le partite fuori dall'Europa, 'tradimento dei tifosi'
Bikini: Cosa andò Storto
Nel 1946, appena un anno dopo Hiroshima e Nagasaki, gli Stati Uniti scelsero l’atollo di Bikini, nelle Isole Marshall, per misurare scientificamente quanto una flotta potesse resistere a una bomba atomica. La missione, battezzata “Operazione Crossroads”, mobilitò 42.000 militari e tecnici e un’imponente flotta-bersaglio di 95 navi, inclusi corazzate, portaerei e sottomarini, alcune cariche di carburanti e munizionamenti. Non fu solo un esperimento militare: venne trasformato in un evento mediatico globale, con tribune per la stampa, cineprese su torri e navi e un dispiegamento inedito di mezzi per documentare “l’era atomica”.
Il piano e la sua spettacolarizzazione
Crossroads prevedeva due detonazioni con ordigni di potenza simile a quella usata nella Seconda guerra mondiale. Centinaia di animali da laboratorio furono disposti a bordo per valutare gli effetti immediati di onda d’urto e radiazioni. Per alimentare l’attenzione pubblica e “normalizzare” l’atomo in chiave di deterrenza, l’operazione fu raccontata quasi in diretta: tonnellate di attrezzature cinematografiche e fotografi da tutto il mondo resero Bikini una vetrina della potenza tecnologica del dopoguerra.
Able: l’errore che svelò i limiti del test
Il primo scoppio, “Able”, fu un’esplosione aerea sopra la laguna. La bomba non centrò il punto previsto e l’efficacia distruttiva sulle navi risultò inferiore alle attese: solo poche unità affondarono, altre riportarono danni gestibili. Ma proprio quell’errore evidenziò un problema metodologico: un singolo parametro fuori tolleranza (quota, mira, vento) alterava radicalmente i risultati, riducendo il valore comparativo del test.
Baker: la “prima catastrofe nucleare”
La seconda detonazione, “Baker”, avvenne sott’acqua, a bassa profondità. L’onda di pressione da sottochiglia sventrò scafi e infrastrutture; soprattutto, la colonna d’acqua e il “base surge” – una nube radente di spruzzi e aerosol – ricaddero su gran parte della flotta-bersaglio. Quell’acqua, intrisa di prodotti di fissione e particolato del fondale, aderì tenacemente a lamiere, vernici, cavi e interstizi. Le squadre tentarono lavaggi ad alta pressione, detergenti e liscivia: la contaminazione rimase. Il risultato fu più grave del danno cinetico: navi che avevano “retto” all’esplosione erano ormai inutilizzabili a causa della radioattività persistente. La terza prova prevista (“Charlie”, in acque più profonde) venne cancellata; la stessa Marina, in seguito, introdusse dotazioni e procedure di “wash-down” per limitare l’attecchimento del fallout sulle superfici.
Le conseguenze umane: sfollamento, salute, lavoro a rischio
Prima dei test, l’intera comunità locale – 167 abitanti – fu evacuata con la promessa di un ritorno “a breve” per il bene dell’umanità. La realtà fu diversa: spostati su atolli inadatti all’autosostentamento, i Bikiniani conobbero carenze alimentari e nuove migrazioni forzate. Nel frattempo, militari e tecnici addetti alle bonifiche operarono spesso in condizioni incerte e con dispositivi di protezione limitati per standard odierni; studi successivi hanno discusso effetti sanitari tra i veterani di Crossroads. Anche l’uso massiccio di animali da esperimento – su più navi e in differenti posizioni – sollevò critiche etiche che oggi appaiono ancora più pressanti.
L’oggi: un’eredità radio-ecologica e culturale
Bikini è oggi un sito patrimonio dell’umanità, simbolo tanto della guerra fredda quanto dell’impatto ambientale dei test atmosferici e sottomarini. Monitoraggi contemporanei hanno misurato in alcune aree livelli di radiazione ambientale ancora superiori agli standard di sicurezza locali, con valori che variano sensibilmente da isola a isola. L’area attira subacquei e ricercatori per il “cimitero” di navi – una capsula del tempo tecnologica – ma resta problematica per il pieno reinsediamento umano e per l’uso alimentare delle risorse locali.
Che cosa andò davvero storto
Se Able mise a nudo la fragilità metodologica dell’esperimento, Baker ne rivelò il cuore del problema: una sottovalutazione della componente radiologica delle esplosioni sottomarine e l’assenza di protocolli di decontaminazione efficaci. A ciò si sommò l’errata percezione politica che uno sfollamento “temporaneo” potesse non trasformarsi in diaspora. Crossroads doveva essere una dimostrazione controllata; è ricordata, invece, come un punto di svolta che accelerò consapevolezza, trattati e cautele, lasciando però una comunità senza casa e un ecosistema segnato a lungo.

Dialoghi di Scienza: Etologia

Bere Acqua di Mare fa male

Web e AI: Google vs ChatGPT

Milionari senza Laurea?

Chi misura gli ascolti tv?

Sfida: Formiche battono Umani

Architettura fascista, potere

Italia senza gas russo

Scienza dei Supereroi

Il mistero del miele pazzo

Scatola nera indistruttibile
